L'essenziale
  • Home
  • About
  • Home
  • About

LA CUCINA DI PICCOLE DONNE 

2/26/2017

 
Foto
  “C’era una volta un contadino che piantò un seme nel suo orto. Il seme germogliò e si trasformò in una piantina, che produsse molte belle zucche.”
 
  In Piccole Donne capita spesso di incontrare descrizioni di pranzi e colazioni, di momenti intimi vissuti in cucina, accanto al fuoco, con la buona Hannah che prepara semplici dolci fatti in casa o la volenterosa Jo impegnata in qualche disastroso esperimento culinario. Le essenziali sfoglie di Hannah riscaldano le rigide mattinate di Meg e Jo, mentre queste si recano al lavoro, infreddolite e infelici. La colazione di Natale, con i panini al latte, la panna e i biscotti caldi, viene offerta ai poveri Hummel e si trasforma in un estemporaneo banchetto natalizio; al suo primo invito in casa del ragazzo, Jo offre a Laurie la compagnia dei gattini di Beth e un fresco budino di panna, cucinato da Meg e decorato da Amy… inoltre le (misteriose) limette in salamoia, che costeranno a Amy un orribile quarto d’ora; le limonate estive, le gelatine, per terminare con il sontuoso e squisito tacchino ripieno del pranzo di Natale, che corona il felice esito delle impegnative vicende di casa March, con la sospirata riunione di tutti i membri della famiglia e dei loro affettuosi amici.
“C’era una volta una zucca” è l’esordio di Beth come scrittrice e come cuoca. La timida bambina partecipa alla redazione del giornale del Circolo Pickwick, il club segreto fondato dalle quattro sorelle. La Cartella Pickwick contiene poesie, racconti brevi, giochi linguistici e notizie dal micromondo dei March. Tutte vi partecipano come possono: Amy con i suoi scritti sgrammaticati, Jo con i primi esperimenti letterari e Beth riportando le ricette di cucina legate alla sua placida e laboriosa vita domestica.
Volendo ricostruire un ricettario attendibile, rispetto ai cibi descritti nel romanzo, ho consultato alcune guide di economia domestica americane dell’ottocento, una delle quali è citata direttamente da Louisa Alcott. Ne è risultata una discreta rassegna, che riguarda non solo la cucina vera e propria ma anche la produzione di bevande, liquori e semplici cosmetici naturali.

Foto
 È così che vorrei portarvi a toccare con mano e ad assaporare - con questo e altri post che seguiranno - il mondo di Piccole Donne, incominciando però con la semplice storia della zucca e con la ricetta descritta dalla stessa Beth, nella versione originale del testo:
 
“Quello stesso giorno, una bambina dal visetto tondo e il naso un po’ schiacciato, che indossava un cappello marrone e un vestito azzurro, acquistò la zucca per la mamma. A casa, la tagliò e la fece bollire in un pentolone, schiacciò una parte della polpa cotta, la mescolò con sale e burro e la tenne per cena. Aggiunse poi un po’ di latte a quella che rimaneva, poi due uova, quattro bei cucchiai di zucchero, della noce moscata e qualche biscotto. Poi mise tutto in una teglia profonda e la tenne in forno, finché non si formò una bella crosticina scura.
Il giorno dopo, il dolce fu mangiato da una famiglia di nome March.”


    Categorie

    Tutto
    Alchimia
    Ambra
    Antiche Ricette
    Cucina
    Letteratura
    Libri
    Profumo
    Ricette Botaniche

    Feed RSS

Powered by Create your own unique website with customizable templates.